Parrocchia San Giuseppe Artigiano in Settimo Torinese


GIORNATA DELLA PACE


La Giornata Mondiale della Pace è una ricorrenza, celebrata dalla Chiesa Cattolica.
La ricorrenza è stata istituita da papa Paolo VI
Da quell'anno il Sommo Pontefice
L’istituzione di questa giornata proprio nell’apertura dell’anno porta con sé un messaggio di augurio e di speranza.
Il termine pace ormai, per la maggioranza del mondo occidentale rappresenta un dato di fatto, una conquista radicata e consolidata.
Solo gli anziani ci ricordano, attraverso i loro racconti e le loro testimonianze, le tristi vicende dell’ultima guerra mondiale; per noi adulti, per i giovani ed i bambini la pace è un meccanismo quasi scontato, quasi fosse un messaggio insito nella natura dell’uomo.
Eppure basta guardarsi intorno, basta informarsi un attimo per comprendere che purtroppo non è così.
L’ultima guerra è finita nel 1945 ma da allora centinaia di guerre, seppure di dimensioni territorialmente più limitate, hanno continuato ad insanguinare il mondo:dal Vietnam alla Cambogia, dal Ruanda all’Algeria, per non parlare della tragica fine della vicina ex Jugoslavia e l’atavica disputa tra israeliani e palestinesi.
Ancora oggi il mondo è infestato da focolai di guerra; forse appaiono come fenomeni localizzati e distanti tra noi ma è bastata la drammatica giornata dell’11 Settembre 2001, ad esempio, (attentato alle Torri Gemelle) per riportarci drasticamente con i piedi per terra e farci capire quanto importante e difficile sia la pace.
I nostri soldati sono impegnati in missioni di controllo del territorio e presidio dell’ordine (dall’Afghanistan al Libano all’Iraq) e le ricorrenti notizie di attentati e scontri ci ricordano continuamente quanto sia difficile la loro opera e quanto sia improbabile imporre un modello di democrazia che a noi sembra così naturale.
La vera missione di costruzione della pace dovrebbe partire molto prima; l’abbattimento o almeno la riduzione delle disuguaglianze tra mondi ricchi e mondi poveri, la diffusione capillare di una istruzione primaria che in molte regioni del mondo continua ad essere una chimera, un livello sanitario ai limiti della decenza diffuso dappertutto: queste sono le vere condizioni basilari per raggiungere l’obiettivo di una pace mondiale.
La pace, contrariamente a quello che una certa opinione pubblica vorrebbe farci credere, non si conquista unicamente con il raggiungimento del benessere economico: gli esempi della Germania e del Giappone nel secolo scorso sono illuminanti a questo riguardo.
Il benessere economico deve essere accompagnato dall’allargamento esteso delle opportunità; ogni abitante della terra dovrebbe sentirsi parte di un progetto di miglioramento della propria vita o almeno sperare un giorno di poterne fare parte.
Il motore della pace è unicamente la speranza di un futuro migliore; un mondo senza speranza è una condanna ad un mondo di continue violenze.
 
Articolo di Osvaldo Toldo su "NOTIZIE IN COMUNE" del 18 Gennaio 2011