Parrocchia San Giuseppe Artigiano in Settimo Torinese


CHIESA DI SAN GIUSEPPE ARTIGIANO



UNA BELLA STORIA

In seguito al continuo espandersi di Settimo, un nutrito gruppo di famiglie del Borgo Provinciale nel 1957 presenta una petizione per una nuova chiesa nel proprio territorio, ma bisogna attendere fino al 1961, quando la Fiat acquista il terreno per costruire nuove abitazioni per i propri dipendenti. Si sbloccano i vincoli e arrivano le autorizzazioni per la nuova chiesa. Esattamente un anno dopo, l’architetto G. Radic presenta i progetti che vengono approvati. La costruzione della Chiesa e la cura pastorale della nuova comunità è affidata a don Giovanni Dell’Orto, che reggerà l’incarico fino alla nomina del primo parroco. Nell’ottobre del 1963 finalmente si procede alla benedizione della prima pietra e alla deposizione delle Sacre Reliquie. Il 24 Dicembre del 1964 in una gelida serata con grande emozione e gioia nel cuore, nel sottochiesa ed in mezzo alle impalcature, viene celebrata la prima Messa. Altro momento emozionante si vive il 19 Marzo (festività di San Giuseppe) quando con il completamento del campanile avviene la benedizione della Croce e della prima campana e si da inizio alla vita parrocchiale. I primi Battesimi si celebrano nel Marzo del 1965, mentre il mese successivo viene celebrato il primo matrimonio in concomitanza della prima Messa celebrata nella chiesa ancora incompleta. Il Primo Maggio del 1966 la chiesa viene consacrata dal Card. Michele Pellegrino. Nella sua storia la parrocchia ha avuto come primo parroco don Lorenzo Osella (che era succeduto a don Dell’Orto) fino al 1993, anno in cui subentra don Luciano Fantin, che guida anch’egli la comunità per un decennio. Nel 2003 gli succede l’attuale parroco don Teresio Scuccimarra. LA DEVOZIONE A S. GIUSEPPE ARTIGIANO San Giuseppe, secondo il Nuovo Testamento, è lo sposo di Maria e molte confessioni cristiane lo ritengono il padre putativo di Gesù. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Il nome Giuseppe è la versione italiana dell'ebraico Yosef, attraverso il latino Ioseph. In Matteo (13,53-55) la professione di Giuseppe viene nominata quando si dice che Gesù era figlio di un "téktón". Il termine greco téktón è stato interpretato in vari modi. Si tratta un titolo generico che veniva usato per operatori impegnati in attività economiche legate all'edilizia, dunque in senso stretto non doveva appartenere a una famiglia povera, non si limitava ai semplici lavori di un falegname ma esercitava piuttosto un mestiere con del materiale pesante che manteneva la durezza anche durante la lavorazione, per esempio legno o pietra. La traduzione italiana della CEI utilizza il termine falegname. La Chiesa cattolica ricorda San Giuseppe il 19 marzo con una solennità a lui intitolata. Fino al 1977 il giorno in cui la Chiesa cattolica celebra San Giuseppe era considerato in Italia festivo anche agli effetti civili, ma con legge 5 marzo 1977 n. 54, questo riconoscimento fu abolito e da allora il 19 marzo divenne un giorno feriale come tutti gli altri. Altra festa è quella di S. Giuseppe Lavoratore. Fu Papa Pio IX nel 1847 ad estendere a tutta la Chiesa la festa del Patrocinio di San Giuseppe, già celebrata a Roma dal 1478. Veniva celebrata la terza domenica dopo Pasqua, fu trasferita poi di seguito al terzo mercoledì dopo Pasqua e infine sostituita nel 1956 con la festa di San Giuseppe Lavoratore, assegnata al 1º maggio. Ed è proprio in questa giornata che la nostra parrocchia celebra la sua festa patronale. La Chiesa di San Giuseppe Artigiano, i cui lavori per la costruzione vennero iniziati nel 1963, venne consacrata proprio il 1° Maggio 1966 dal Cardinale Michele Pellegrino e fu intitolata a San Giuseppe Artigiano, patrono dei lavoratori, per sottolineare il legame tra la spiritualità del nuovo edificio ed il mondo del lavoro rappresentato dal contesto operaio.